LA COMUNICAZIONE NELL'ATTIVITA' EDUCATIVA:
La comunicazione educativa è una trasmissione di informazioni tra l'insegnante e l'allievo. Il messaggio deve essere trasmesso in maniera efficace e il dialogo tra i due deve essere basato sulla partecipazione di entrambi che si devono preouccupare l'uno della reazione dell'altro.
RUOLI E FUNZIONI DEL DIALOGO EDUCATIVO:
Due termini importanti nella sociologia sono status e posizione. Lo status è la posizione che una persona occupa nella società e la posizione è il comportamento tenuto dalla stessa. Nella relazione educativa lo status è il rapporto tra insegnante e allievo, quindi un rapporto tra un superiore e un inferiore. L'insegnante però è una guida, o un facilitatore, che deve realizzare un compito collettivo.
L'INSEGNANTE E IL GRUPPO CLASSE:
Il dialogo tra insegnante e allievo dipende da vari fattori. L'immagine che l'allievo ha elaborato dell'insegnante (severo, accondiscendente, ecc.) incide sul suo comportamento. Un ragazzo però è molto sensibile al giudizio del gruppo classe al punto tale da modificare il suo comportamento in base all'opinione della classe stessa. Lo psicologo Marcel Postic rileva che il gruppo classe è caratterizzato da:
-un gruppo di bambini o adolescenti;
-un solo adulto, l'insegnante;
-presenza obbligatoria con un'unica finalità, istruirsi;
-un ambiente attrezzato, la classe.
I rapporti all'interno del gruppo possono essere influenzati da fattori esterni, come l'ambiente di provenienza di ogni alunno, l'estrazione sociale, ecc., fattori che possono far nascere dei sottogruppil.
Esistono due tipi di gruppo classe, il gruppo che accetta le regole e quello che segue un orientamento basato sul comportamento dei compagni di classe. Oggi si ritiene che l'allievo subisce varie influenze, da una parte vorrebbe svolgere il compito scolastico e dall'altra il gruppo gli impone di trasgredire le regole scolastiche. In questo modo il ragazzo può impegnarsi in modo discontinuo nello studio.
Esistono tre modi di relazionarsi con gli allievi da parte dell'insegnante:
guida dominante, cioè l'insegnante decide tutto senza lasciare spazio all'allievo, in questo modo diminuisce l'autonomia e la spontaneità;
guida antiautoritaria, cioè punta sull'autonomia dell'allievo ma privandolo di punti di riferimento;
guida autorevole, cioè che prende la decisione insieme agli allievi in modo da renderli autonomi e responsabili e rimanendo un loro punto di riferimento.
CONTESTI EDUCATIVI:
L'inizio della scuola per un bambino determina un grande mutamento. La scuola dell'infanzia è la prima forma di distacco dal nido familiare. Il bambino avrà bisogno di sempre più autonomia perchè il gruppo classe diventerà la nuova famiglia in cui svilupperà le sue capacità di socializzazione. Il passaggio dal contesto famiglia a quello scolastico è influenzato dalle caratteristiche della famiglia di provenienza. Un ruolo importante per la convivenza del gruppo classe lo ha l'insegnante. Ogni alunno si trova in un sovrasistema scolastico che si divide in vari sottosistemi, uno dei quali il gruppo classe, in cui la sua vita è regolata in base ai compiti, i tempi e gli spazi.
LE COMPETENZE DELL'EDUCATORE:
L' insegnante oltre alle conoscenze della materia che insegna dovrà acquisire delle competenze di carattere psicologico, pedagogico, didattico e sociale con cui potrà capire la personalità e le esigenze degli alunni e predisporre un insegnamento efficace. Anche un insegnante può avere problemi all'interno della scuola e ciò si chiama burn-out, cioè un sovraccarico emotivo che colpisce chi si deve prendere cura degli altri e ad un certo punto non si sente più adeguato o addirittura motivato. All'origine del burn-out ci sono le caratteristiche individuali e in più i carichi di lavoro pesanti, senso di imptenza, ecc.. Il burn-out nasce nell'ambiente di lavoro, però può coinvolgere anche la sfera privata. Per prevenire il burn-out bisogna intervenire sulla persona e anche sul luogo di lavoro.
RUOLI E FUNZIONI DEL DIALOGO EDUCATIVO:
Due termini importanti nella sociologia sono status e posizione. Lo status è la posizione che una persona occupa nella società e la posizione è il comportamento tenuto dalla stessa. Nella relazione educativa lo status è il rapporto tra insegnante e allievo, quindi un rapporto tra un superiore e un inferiore. L'insegnante però è una guida, o un facilitatore, che deve realizzare un compito collettivo.
L'INSEGNANTE E IL GRUPPO CLASSE:
Il dialogo tra insegnante e allievo dipende da vari fattori. L'immagine che l'allievo ha elaborato dell'insegnante (severo, accondiscendente, ecc.) incide sul suo comportamento. Un ragazzo però è molto sensibile al giudizio del gruppo classe al punto tale da modificare il suo comportamento in base all'opinione della classe stessa. Lo psicologo Marcel Postic rileva che il gruppo classe è caratterizzato da:
-un gruppo di bambini o adolescenti;
-un solo adulto, l'insegnante;
-presenza obbligatoria con un'unica finalità, istruirsi;
-un ambiente attrezzato, la classe.
I rapporti all'interno del gruppo possono essere influenzati da fattori esterni, come l'ambiente di provenienza di ogni alunno, l'estrazione sociale, ecc., fattori che possono far nascere dei sottogruppil.
Esistono due tipi di gruppo classe, il gruppo che accetta le regole e quello che segue un orientamento basato sul comportamento dei compagni di classe. Oggi si ritiene che l'allievo subisce varie influenze, da una parte vorrebbe svolgere il compito scolastico e dall'altra il gruppo gli impone di trasgredire le regole scolastiche. In questo modo il ragazzo può impegnarsi in modo discontinuo nello studio.
Esistono tre modi di relazionarsi con gli allievi da parte dell'insegnante:
guida dominante, cioè l'insegnante decide tutto senza lasciare spazio all'allievo, in questo modo diminuisce l'autonomia e la spontaneità;
guida antiautoritaria, cioè punta sull'autonomia dell'allievo ma privandolo di punti di riferimento;
guida autorevole, cioè che prende la decisione insieme agli allievi in modo da renderli autonomi e responsabili e rimanendo un loro punto di riferimento.
CONTESTI EDUCATIVI:
L'inizio della scuola per un bambino determina un grande mutamento. La scuola dell'infanzia è la prima forma di distacco dal nido familiare. Il bambino avrà bisogno di sempre più autonomia perchè il gruppo classe diventerà la nuova famiglia in cui svilupperà le sue capacità di socializzazione. Il passaggio dal contesto famiglia a quello scolastico è influenzato dalle caratteristiche della famiglia di provenienza. Un ruolo importante per la convivenza del gruppo classe lo ha l'insegnante. Ogni alunno si trova in un sovrasistema scolastico che si divide in vari sottosistemi, uno dei quali il gruppo classe, in cui la sua vita è regolata in base ai compiti, i tempi e gli spazi.
LE COMPETENZE DELL'EDUCATORE:
L' insegnante oltre alle conoscenze della materia che insegna dovrà acquisire delle competenze di carattere psicologico, pedagogico, didattico e sociale con cui potrà capire la personalità e le esigenze degli alunni e predisporre un insegnamento efficace. Anche un insegnante può avere problemi all'interno della scuola e ciò si chiama burn-out, cioè un sovraccarico emotivo che colpisce chi si deve prendere cura degli altri e ad un certo punto non si sente più adeguato o addirittura motivato. All'origine del burn-out ci sono le caratteristiche individuali e in più i carichi di lavoro pesanti, senso di imptenza, ecc.. Il burn-out nasce nell'ambiente di lavoro, però può coinvolgere anche la sfera privata. Per prevenire il burn-out bisogna intervenire sulla persona e anche sul luogo di lavoro.